Cassazione penale Sez. II sentenza n. 627 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:627PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura quando il contributo del concorrente, pur non manifestandosi attraverso forme tipiche di istigazione o determinazione, risulta comunque causalmente efficiente nel rafforzare il proposito criminoso dell'autore materiale. Tuttavia, affinché tale forma atipica di partecipazione sia ritenuta penalmente rilevante, è necessario che il giudice di merito motivi in modo congruo ed esaustivo sulla sussistenza di un nesso causale tra la condotta del concorrente morale e l'incentivo all'attività dell'autore principale, senza poter confondere l'atipicità della condotta con l'indifferenza probatoria circa le sue concrete modalità di manifestazione. Inoltre, nel caso di tentativo, il giudice deve ricostruire con precisione la direzione teleologica della volontà dell'agente, al fine di individuare con chiarezza il bene giuridico concretamente aggredito e posto in pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino del 7.5.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Serrao D'Aquino Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 14.5.2019 il Tribunale di Torino …

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