Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17609 del 28 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17609PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata dal giudice nei confronti di una persona ritenuta socialmente pericolosa ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, art. 4, comma 1, lett. c), sulla base di una valutazione complessiva della sua condotta, anche se caratterizzata da reiterati comportamenti illeciti commessi in diversi territori e in epoca recente, a prescindere dall'appartenenza a un'associazione di tipo mafioso e dallo stato di detenzione del soggetto al momento del giudizio di prevenzione, purché risulti attuale la sua pericolosità sociale. La legittimazione del questore a proporre l'applicazione di tale misura è prevista dal D.Lgs. n. 159/2011, art. 5, comma 1, e il provvedimento di "avviso orale" del questore non costituisce un presupposto necessario per l'applicazione della misura, essendo una autonoma misura di competenza del questore. La valutazione della pericolosità sociale e dell'adeguatezza della misura applicata, anche in relazione alla sua durata e alle prescrizioni imposte, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice, la cui motivazione, se congrua e logica, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 13/2014 CORTE APPELLO di LECCE, del 14/07/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;
lette le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 14.4.2014 la Corte di appello di Lecce riformava limitatamente al luogo di soggiorno obbligato - che indicava in Ostuni confermando nel resto il provvedimento con il qua…

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