Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36594 del 2 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36594PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo di tentato omicidio sussiste quando gli atti posti in essere dall'agente, valutati nel loro complesso, rivelano in modo non equivoco l'intenzione di cagionare la morte della vittima, anche se questa non ne è effettivamente deceduta per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. A tal fine, rilevano elementi quali la sede corporea attinta, l'idoneità dell'arma impiegata, le modalità dell'azione lesiva e il comportamento complessivo dell'imputato, come l'aver chiamato complici per bloccare eventuali soccorritori della vittima e l'aver pronunciato espressioni inequivocabili circa l'intenzione di uccidere. La recidiva, pur avendo natura facoltativa, può essere ritenuta dal giudice come sintomatica di una maggiore pericolosità sociale dell'agente, in ragione dei suoi precedenti penali e delle modalità di commissione del reato, giustificando così un aumento di pena, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4448/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 23 marzo 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 5 maggio 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
Il Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa FODARONI ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.