Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23834 del 17 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23834PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve fondarsi su elementi concreti e attuali, rivelatori di una continuità ed effettività del rischio di commissione di ulteriori delitti della stessa specie, desumibili dalle modalità della condotta criminosa, dalla personalità dell'indagato e dal contesto socio-ambientale in cui egli verrebbe a trovarsi, senza che sia necessaria l'imminenza della commissione di nuovi reati. Pertanto, il requisito dell'attualità del pericolo può sussistere anche quando l'indagato non disponga di effettive ed immediate opportunità di ricaduta, purché sia altamente probabile che gli si presenti un'occasione per compiere ulteriori delitti, in considerazione della protrazione della condotta illecita per un lungo periodo, delle competenze acquisite e della fitta rete di relazioni intessute negli ambienti dediti alla commissione di reati tributari e fallimentari. Inoltre, l'incensuratezza dell'indagato non esclude di per sé il pericolo di recidiva, ove la condotta criminosa si sia protratta per un lungo arco temporale, senza che l'indagato abbia dato segni di resipiscenza. Infine, la valutazione dell'adeguatezza della misura cautelare deve essere effettuata in relazione alla specifica posizione di ciascun indagato, senza che sia sufficiente un'argomentazione cumulativa e impersonale, potendo emergere, ad esempio, che la misura degli arresti domiciliari non sia idonea a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato, ove l'indagato abbia già commesso nuovi delitti in tale regime cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/11/2020 del Tribunale della liberta' di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CORBETTA Stefano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS…

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