Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18112 del 30 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18112PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, a seguito di annullamento con rinvio per vizio di motivazione, conserva la piena libertà di apprezzamento e di decisione in relazione al punto annullato, potendo pervenire allo stesso esito decisorio della pronuncia annullata in forza di rilievi diversi da quelli già esposti e ritenuti illogici o insufficienti, ovvero della loro integrazione o del loro arricchimento con nuovi contenuti, purché offra adeguata e nuova giustificazione. Pertanto, il giudice di rinvio non è vincolato a disporre l'ammissione di prove richieste dall'imputato, essendo tenuto solo a motivare in modo esauriente il diniego, senza incorrere nello stesso vizio già riscontrato. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione circa la concessione delle circostanze attenuanti generiche, purché tale valutazione sia ancorata a precisi dati di fatto e risulti congrua e logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 409/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 26/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) il quale assiste per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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