Cassazione penale Sez. II sentenza n. 651 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:651PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre una misura cautelare personale, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine all'adeguatezza della misura applicata e all'impossibilità di soddisfare le esigenze cautelari con misure meno afflittive, anche se applicate cumulativamente, valorizzando tutti gli elementi rilevanti, quali la natura e la gravità del reato contestato, il tempo trascorso dalla commissione del fatto, lo stato di incensuratezza dell'indagato, l'assenza di precedenti e segnalazioni per violazioni di provvedimenti giudiziari, la capacità di autocontrollo dimostrata e le concrete modalità di realizzazione della condotta illecita. L'omessa o apparente motivazione su tali aspetti determina l'annullamento del provvedimento cautelare con rinvio al giudice competente per il nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. COSCIONI Claudi - Consigliere

Dott. SARACO A - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/07/2022 del TRIBUNALE DI ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SARACO ANTONIO;
sentita la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. PEDICINI ETTORE, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per mezzo del proprio difensore, impugna l'ordi…

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