Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15012 del 18 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:15012PEN

Massima

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La mancata formale identificazione, da parte dell'Autorità ricevente, del soggetto che presenta l'atto di querela non determina alcuna invalidità dell'atto, sempre che questo sia sottoscritto dal querelante. Tale mancanza integra una mera irregolarità amministrativa del tutto irrilevante ai fini della procedibilità dell'azione penale, in quanto nessuna norma sanziona con la nullità tale omissione. Inoltre, l'articolo 337 comma 4 c.p.p. non deve essere interpretato in modo formalistico, essendo sufficiente che nell'atto siano trascritte le generalità del querelante, senza che siano sorti dubbi sulla veridicità di tale indicazione. In tali casi, si ritiene che l'identificazione prescritta dalla norma sia comunque avvenuta, non essendo necessaria una specifica formalità di identificazione da parte dell'Autorità ricevente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA ((omissis)) del 22/02/2 -

Dott. MARASCA Gennaro rel. Consigliere SENTE -

Dott. SANDRELLI ((omissis)) N. -

Dott. SABEONE ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO ((omissis)) N. 23523/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI COSENZA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 55/2007 GIUDICE DI PACE di ACRI, del 08/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso:

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. ((omissis)), ch…

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