Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4975 del 8 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4975PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione del procedimento penale a carico dell'indagato determina la sopravvenuta carenza di interesse del medesimo all'impugnazione dell'ordinanza cautelare, comportando l'inammissibilità del relativo ricorso per cassazione senza addebito di spese o sanzioni a suo carico, in assenza di profili di colpa o soccombenza virtuale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento di archiviazione del procedimento penale a carico dell'indagato determina la sopravvenuta carenza di interesse del medesimo all'impugnazione dell'ordinanza cautelare. Ciò comporta l'inammissibilità del relativo ricorso per cassazione, senza addebito di spese o sanzioni a suo carico, in assenza di profili di colpa o soccombenza virtuale. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - rel. Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 378/2009 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 24/09/2009;

sentita la relazione fatta dal Presidente Rel. Dr. SILVESTRI Giovanni;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. MONETTI Vito, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Caltanissetta, investito ex artic…

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