Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20482 del 24 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20482PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia di un male ingiusto, prospetta alla persona offesa la concreta possibilità di subire un danno grave e imminente, al fine di costringerla a consegnare una somma di denaro priva di qualsiasi titolo causale. La gravità e concretezza della minaccia, idonea a suscitare nell'offeso un ragionevole timore per la propria incolumità o quella dei propri familiari, integra l'elemento oggettivo del reato, mentre la consapevolezza dell'assenza di qualsiasi diritto o pretesa legittima sulla somma richiesta costituisce l'elemento soggettivo. La partecipazione di altri soggetti, anche se intervenuti solo nell'ultimo segmento dell'azione delittuosa, può rafforzare il carattere intimidatorio e coercitivo della condotta, attribuendo maggiore valenza alla minaccia. Inoltre, il possesso di un'arma da parte di uno degli agenti, anche se non direttamente utilizzata, può aggravare la portata minacciosa dell'azione criminosa. La motivazione della sentenza di condanna deve illustrare in modo esaustivo e logico gli elementi costitutivi del reato, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, il quale ha il compito di apprezzare la prova nel suo complesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. ((omissis)) difensore di:

1) Fu. An. , nato a (OMESSO);

2) Ga. An. , nato a (OMESSO);

3) G. D. , nato a (OMESSO);

4) Be. Pi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione 2 penale, in data 2.3.2010;

Sentita la relazione fatta, in pubblica udienza, dal ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedend…

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