Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10322 del 10 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10322PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il perdurante stato detentivo dell'imputato non determina automaticamente la cessazione della sua partecipazione all'associazione mafiosa, atteso che la struttura complessa e i forti legami tra gli aderenti consentono il mantenimento di un ruolo attivo anche durante la detenzione, attraverso contatti e collegamenti con gli altri membri del sodalizio. Pertanto, la gravità indiziaria della permanenza dell'imputato nel gruppo criminale può essere desunta da plurime e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, corroborate da intercettazioni e altri elementi probatori, che attestino la prosecuzione del suo coinvolgimento nelle attività illecite del clan anche successivamente al suo arresto, in virtù del suo ruolo apicale e della capacità di mantenere il controllo e la direzione dell'organizzazione anche dallo stato di detenzione, attraverso il collegamento con gli altri vertici. La valutazione di tali elementi probatori rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o violazione di specifiche norme di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/05/2022 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere EVA TOSCANI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, SIMONE PERELLI, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in preambolo il Tribunale di Napoli, investito da richiesta di riesame ex articolo 309 c.p.p., confermava la misura della custodia cautelar…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.