Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'azione di ripetizione dell'indebito oggettivo ex art. 2033 c.c. può essere esperita quando risulti provata l'assenza originaria di una causa giustificativa dell'attribuzione patrimoniale, indipendentemente dalla qualificazione giuridica data dalla parte alla propria domanda. Il giudice ha il potere di riqualificare la domanda, purché nel rispetto del limite dell'immutazione dei fatti costitutivi allegati, individuando la corretta norma applicabile alla fattispecie concreta. Ai fini della prova della mancanza di causa, il giudice può valutare congiuntamente tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, ivi comprese le scritture contabili, senza che l'efficacia probatoria di queste ultime sia limitata ai soli rapporti tra imprenditori. L'onere della prova della sussistenza della causa giustificativa del pagamento grava sulla parte che ha effettuato il versamento e che agisce in ripetizione, non essendo opponibili al detentore del titolo di credito, se non le eccezioni previste dalla legge assegni.