Il vincolo associativo finalizzato alla commercializzazione di prodotti con marchi contraffatti può essere desunto dalla pluralità di reati-fine commessi dagli associati, anche sulla base di convergenze interpretative delle intercettazioni telefoniche e dei sequestri di merce effettuati, i quali rivelano l'esistenza di un accordo stabile e duraturo tra i vari soggetti coinvolti, che si concretizza in un contributo rilevante e sistematico di ciascuno di essi all'attività dell'associazione, senza che sia necessario accertare la sussistenza di un ruolo specifico o di una posizione di preminenza all'interno della stessa. Inoltre, la responsabilità per i reati-fine di acquisto e detenzione di merce contraffatta può essere desunta dal chiaro tenore delle conversazioni intercettate, relative a quantitativi di merce spediti e ricevuti dal destinatario, senza che sia necessario accertare la sua presenza fisica nei luoghi in cui è stata rinvenuta la merce contraffatta.