Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2334 del 2015

ECLI:IT:TARLE:2015:2334SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diffida all'esercizio di un'attività commerciale e di sospensione dell'attività stessa, adottato dal Comune in assenza di una preventiva verifica della sussistenza dei presupposti di legge, è illegittimo per violazione del principio di proporzionalità e del giusto procedimento amministrativo. L'amministrazione comunale, prima di adottare misure sanzionatorie o limitative dell'attività d'impresa, è tenuta a garantire il contraddittorio con l'interessato, ad accertare in modo approfondito i fatti e a valutare con criterio di ragionevolezza e proporzionalità l'adeguatezza del provvedimento rispetto alla situazione concreta. Il rispetto del giusto procedimento e del principio di proporzionalità costituisce un corollario del principio costituzionale di tutela dell'iniziativa economica privata, il quale impone all'amministrazione di adottare il minor sacrificio possibile per il privato nell'esercizio dei suoi diritti. Pertanto, l'adozione di provvedimenti ingiustificatamente restrittivi o sproporzionati rispetto alla fattispecie concreta, in assenza di un adeguato contraddittorio e di una puntuale istruttoria, determina l'illegittimità dell'azione amministrativa per violazione dei principi di buon andamento e imparzialità.

Sentenza completa

N. 01251/2010
REG.RIC.

N. 02334/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01251/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1251 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Maria Urso, rappresentata e difesa dall'avv. Paride Cesare Creti', con domicilio eletto presso Paride Cesare Creti' in Lecce, Via Liguria, 26;

contro

Comune di Morciano di Leuca, rappresentato e difeso dall'avv. Ada Carolina Coluccello, con domicilio eletto presso Antonio Bolognese in Lecce, viale De Pietro,11;

per l'annullamento

della nota prot. n. 725/P.M. del 10.6.2010 con la quale la ricorrente è stata diffidata ad esercitare l'attività di preparazione e vendita di "crepes"; di ogni att…

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