Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45113 del 31 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45113PEN

Massima

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Il possesso di un bene proveniente da delitto, in assenza di una plausibile giustificazione, costituisce prova della conoscenza della sua illecita provenienza da parte del possessore. Tale principio, consolidato in giurisprudenza, trova applicazione anche nel caso in cui il possessore venga imputato per il reato di ricettazione, essendo sufficiente la mera mancata giustificazione del possesso per ritenere integrato l'elemento soggettivo del reato. Infatti, la Corte di merito, attraverso una motivazione logica e coerente con gli elementi probatori, può legittimamente disattendere la tesi difensiva che neghi la conoscenza dell'illecita provenienza del bene, in quanto il mancato assolvimento dell'onere di giustificare il possesso fa presumere tale conoscenza. In sede di legittimità, il ricorso che si limiti a reiterare la medesima tesi difensiva già ampiamente esaminata e disattesa dal giudice di merito, senza addurre specifici motivi di censura, deve essere dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza, precludendo così la possibilità di rilevare eventuali cause di non punibilità. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, fondata sulla manifesta infondatezza dei motivi, impedisce il formarsi di un valido rapporto d'impugnazione e, pertanto, non consente la rilevabilità della prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS),

avverso la sentenza del

12/04/2013 della Corte di Appello di Bari;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 12/04/2013, la Corte di Appello di Bari in riforma della sentenza pronunciata in data 06/06/2…

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