Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45962 del 26 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45962PEN

Massima

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Il concorso nel reato di rapina può essere provato anche sulla base di elementi indiziari, quali i contatti costanti tra i concorrenti in momenti decisivi della fase preparatoria, la sovrapponibilità delle celle telefoniche attivate dalle loro utenze e le loro ammissioni, senza che sia necessario un compiuto accertamento del ruolo specificamente svolto da ciascuno. Tali elementi, unitamente al pericolo di inquinamento probatorio in caso di rimessione in libertà, possono giustificare l'applicazione di una misura cautelare, anche in assenza di una pregressa caratura criminale dell'indagato. La valutazione del materiale probatorio e dell'adeguatezza della misura cautelare rientra nella competenza del giudice del merito, senza che il giudice di legittimità possa sostituirvi una diversa valutazione di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 907/2012 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 06/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) per l'accoglimento.

CONSIDERATO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre (con due atti dal medesimo contenuto sottoscritti r…

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