Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 28749 del 21 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28749PEN

Massima

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L'inammissibilità del ricorso per cassazione per manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e, pertanto, preclude la possibilità di dichiarare le cause di non punibilità, ivi compresa la prescrizione intervenuta nelle more del procedimento di legittimità. Ciò in quanto l'inammissibilità del ricorso per cassazione determina il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, impedendo così l'esame di eventuali cause estintive del reato sopravvenute successivamente alla pronuncia della sentenza di merito. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta l'onere delle spese del procedimento e il versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, a carico del ricorrente, in ragione del carattere manifestamente infondato dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2017 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCA RAMACCI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24/5/2017, depositata il 15/9/2017, la Settima Sezione di questa Corte dichiarava inammissibile il ricorso di (OMISSIS) avverso la sentenza emessa nei suoi confronti dalla Corte di appello di Lecce l'11/4/2016, con cui veniva confermata la decisione con la quale, il 24/6/2014, il Tribunale di q…

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