Il potere del Presidente della Giunta Regionale di disporre la programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione ed alla soppressione dei servizi, nonché all'istituzione di servizi minimi essenziali, in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi, durante l'emergenza sanitaria da Covid-19, trova fondamento negli artt. 32, comma 3, L. n. 833/1978, 117, comma 1, D.Lgs. n. 112/1998 e 50, comma 5, D.Lgs. n. 267/2000. Tale potere può essere esercitato anche attraverso la conversione, senza oneri aggiuntivi, delle percorrenze chilometriche non espletate, tra cui quelle scolastiche, in percorrenze per corse operaie, al fine di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e la protezione della salute dei lavoratori pendolari, nonché l'istituzione di servizi aggiuntivi rispetto a quelli previsti nei contratti di servizio provinciale, sempre nel rispetto del principio di proporzionalità e senza determinare un aggravio economico eccessivo per il gestore del servizio di trasporto pubblico. Tali misure, adottate dal Presidente della Giunta Regionale con apposite ordinanze, sono legittime e non eccedono i limiti del potere di intervento previsti dalla normativa emergenziale, in quanto finalizzate a garantire la continuità dei servizi di trasporto pubblico locale, pur in un contesto di riduzione e soppressione di alcuni collegamenti, al fine di contenere la diffusione del Covid-19 e tutelare la salute pubblica.