Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13190 del 17 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13190PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni può essere legittimamente adottato nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi sulla base di un quadro indiziario complessivo, anche in assenza di una puntuale ricostruzione economico-finanziaria, qualora emerga una notevole sproporzione tra i beni posseduti e i redditi lecitamente dichiarati, nonché l'esistenza di legami con ambienti criminali, anche risalenti nel tempo, mai recisi. In tali ipotesi, il giudice di merito può legittimamente ritenere che i beni abbiano un'origine illecita, senza che sia necessario fornire una puntuale dimostrazione della provenienza delittuosa delle singole utilità confiscate, essendo sufficiente l'accertamento di una condizione di pericolosità sociale del soggetto proposto per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, anche in assenza di una ricostruzione economico-finanziaria dettagliata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 90/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 12/02/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI AGOSTINACCHIO;
lette le conclusioni del PG Dott. FILIPPI Paola.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 12-23/09/2016 la Corte di Appello di Palermo rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) avverso il decreto emesso dal locale tribunale - sezione misure di prevenzio…

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