Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 4681 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:4681SENB

Massima

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In pendenza di una domanda di sanatoria edilizia, l'amministrazione è preclusa dall'adottare provvedimenti repressivi dell'abuso oggetto di tale domanda, in quanto la repressione renderebbe inane la domanda di sanatoria che non potrebbe più svolgere la sua funzione di ricondurre a legittimità la costruzione abusiva. Pertanto, l'amministrazione deve prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, essendo la repressione dell'abuso suscettibile di conversione attraverso il particolare procedimento di sanatoria, il cui mancato previo esperimento introdurrebbe surrettiziamente, senza le garanzie dello stesso procedimento, un definitivo giudizio di insanabilità dell'abuso. Solo all'esito della definizione della domanda di sanatoria, l'amministrazione potrà adottare i provvedimenti di competenza, essendo preclusa l'adozione di provvedimenti repressivi in pendenza della relativa istanza, al fine di consentire a tale domanda di esplicare i suoi effetti legittimanti, ove ne ricorrano i presupposti di legge.

Sentenza completa

N. 07214/2012
REG.RIC.

N. 04681/2013 REG.PROV.COLL.

N. 07214/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7214 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Silla, 28;

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 3727 del 2.12.11 notificata in data 7 maggio 2012, con cui Roma Capitale ha ingiunto all'istante la rimozione o demolizione entro trenta giorni dalla notifica, di tutte le opere abusive eseguite sul fab…

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