Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36799 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36799PEN

Massima

La pericolosità sociale di un soggetto incapace di intendere e di volere, derivante da una malattia psichiatrica che gli impedisce di contenere i propri impulsi, legittima l'applicazione di una misura di sicurezza detentiva, anche in assenza di precedenti penali, qualora l'ambiente familiare non sia idoneo a garantire il controllo e il trattamento necessari per la sua cura e la tutela della collettività. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare autonomamente i criteri di cui all'art. 203 c.p. per accertare la pericolosità sociale del soggetto, senza confonderla con la mera esistenza della malattia mentale, e a disporre la misura di sicurezza più idonea a contenere il pericolo rappresentato dal soggetto, anche in assenza di una precedente condanna penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. MA. N. IL (OMESSO);

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Galati chiedeva inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Il Tribunale di sorveglianza di Roma, sezione per i minorenni, rigettava l'appello presentato nell'interesse di Pi. Ma. che ritenuto responsabile del reato di rapina era stato assolto in quanto no…

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