Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 45711 del 13 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45711PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è ammissibile solo per dedurre l'errore manifesto nella qualificazione giuridica del fatto, configurabile quando tale qualificazione risulti palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, senza margini di opinabilità. È inammissibile il ricorso che denunci in modo generico e non autosufficiente una violazione di legge non immediatamente evincibile dalla motivazione della sentenza. La Corte di Cassazione, in tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, afferma che la possibilità di ricorrere per cassazione deducendo l'erronea qualificazione giuridica del fatto è limitata ai soli casi di errore manifesto, quando tale qualificazione risulti palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, senza margini di opinabilità. È pertanto inammissibile il ricorso che denunci in modo generico e non autosufficiente una violazione di legge non immediatamente evincibile dalla motivazione della sentenza. Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è ammissibile solo per dedurre l'errore manifesto nella qualificazione giuridica del fatto, non essendo sufficiente una mera critica generica alla congruità della pena o alla qualificazione giuridica del fatto. La Corte di Cassazione, nel valutare l'ammissibilità del ricorso, verifica se la dedotta violazione di legge sia immediatamente evincibile dalla motivazione della sentenza impugnata, senza margini di opinabilità, escludendo impugnazioni fondate su argomentazioni generiche e non autosufficienti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 21 marzo 2023 dal Giudice dell'Udienza; Preliminare del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis)).
OSSERVA
1. Il ricorso puo' essere trattato de plano, ai sensi dell'articolo 610 c.p.p., comma 5-bis, trattandosi di impugnazione che deve essere dichiarata inammissibile in quanto fondata su motivi diversi da quelli previsti dall'artic…

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