Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La ricostruzione di un edificio preesistente, anche con diversa forma e volumetria, rientra nella nozione di "ricostruzione" edilizia ai sensi dell'art. 20, lett. d), della L.R. n. 71/1978, e pertanto può essere realizzata nel rispetto della volumetria del precedente fabbricato demolito, senza dover necessariamente rispettare il più restrittivo indice di edificazione previsto per le nuove costruzioni dal regolamento edilizio comunale. Ciò in applicazione del principio di prevalenza delle tipologie edilizie indicate dalla legge regionale sulle diverse previsioni contenute negli strumenti urbanistici e regolamentari locali. L'amministrazione comunale, nel disporre l'annullamento in autotutela della concessione edilizia rilasciata per tali lavori, è tenuta a motivare adeguatamente in ordine all'interesse pubblico sotteso a tale provvedimento, comparandolo con gli interessi del privato che ha realizzato l'intervento conformemente all'autorizzazione originariamente concessa. Inoltre, il procedimento di annullamento in autotutela deve rispettare il principio del contraddittorio, garantendo al destinatario del provvedimento la partecipazione al procedimento, a pena di illegittimità del provvedimento finale.