Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27356 del 4 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27356PEN

Massima

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La minaccia di grave ingiusto danno, anche con riferimento alla morte di una persona, integra il delitto di minaccia aggravata, qualora sia idonea a incutere nel destinatario un timore di morte, specie se rivolta a un adolescente da parte di soggetto con precedenti in materia di violenza sessuale su minori e sottoposto a misura di prevenzione. La gravità della minaccia non deve raggiungere l'intensità prevista per il delitto di violenza privata, essendo sufficiente che sia idonea a suscitare nel destinatario un fondato timore di subire un grave danno ingiusto, anche alla luce del contesto complessivo in cui è stata proferita. Il giudice di merito può desumere la gravità della minaccia dal tenore delle espressioni utilizzate e dalle circostanze concrete del fatto, senza necessità di una motivazione particolarmente analitica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/12/2005 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino,

che chiede l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.- La Corte di Appe…

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