Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34277 del 7 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:34277PEN

Massima

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Il falso in attestazioni funzionali all'indebita percezione di finanziamenti pubblici, pur in assenza di una formale condizione di erogabilità, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, in quanto la consapevole presentazione di una dichiarazione mendace, idonea a conseguire l'indebito vantaggio, realizza la fattispecie criminosa a prescindere dalla effettiva erogazione del contributo e dalla sussistenza di ulteriori requisiti formali previsti dalla disciplina di riferimento. Infatti, l'azione fraudolenta, diretta a conseguire l'indebita percezione di risorse pubbliche, integra il dolo del reato, non potendo essere escluso per il mancato adempimento di oneri formali da parte di terzi, la cui conoscenza da parte dell'agente è sufficiente a radicare la consapevolezza della rilevanza penale della condotta. Pertanto, la presentazione di una falsa attestazione, idonea a indurre in errore la pubblica amministrazione circa la sussistenza dei presupposti per l'erogazione di finanziamenti pubblici, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, a prescindere dalla effettiva erogazione del contributo e dalla sussistenza di ulteriori requisiti formali previsti dalla disciplina di riferimento, essendo sufficiente la consapevolezza della falsità dell'attestazione e della sua idoneità a conseguire l'indebito vantaggio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21/12/2010 della Corte di appello di Genova,

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Petruzzellis;

udita la richiesta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Iacoviello Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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