Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24673 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24673PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della decisione impugnata, qualora questa risulti adeguatamente motivata e priva di vizi logici o contraddizioni, essendo precluso in tale sede il riesame del fatto e della valutazione delle prove. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella quantificazione della pena, purché la stessa sia congruamente motivata, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di errori logici o manifesta irragionevolezza. Inoltre, il giudice di merito può disporre una provvisionale risarcitoria anche d'ufficio, senza che ciò costituisca violazione del divieto di reformatio in peius, trattandosi di statuizione accessoria rispetto alla pronuncia sulla responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. ME. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 34/2008 TRIBUNALE di FERRARA, del 24/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso;

udito l'avv. ((omissis)) del Foro di Ferrara, …

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