Il ricorso per cassazione avverso il decreto di archiviazione del procedimento penale è inammissibile se proposto personalmente dalla persona offesa, in quanto l'articolo 613 c.p.p. prevede che il ricorso debba essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell'apposito albo, non essendo sufficiente la mera qualità di difensore di fatto. Tale principio, cristallizzato nella giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, si fonda sulla natura degli interessi coinvolti nel processo penale, che impone il rispetto di regole di rappresentanza processuale più stringenti rispetto a quelle previste per il processo civile dall'articolo 86 c.p.c. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto personalmente dalla persona offesa, anche se essa abbia la qualità di difensore iscritto nell'apposito albo, è inammissibile, comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende.