La pianificazione urbanistica di un'area di interesse pubblico, come un'area produttiva di interesse provinciale, gode di ampia discrezionalità da parte dell'autorità competente, la quale deve contemperare gli interessi pubblici di sviluppo economico e sociale con quelli privati, privilegiando gli interessi generali della collettività. L'approvazione di un piano attuativo per la realizzazione di un centro scientifico e tecnologico in tale area è legittima, anche se comporta limitazioni all'attività edificatoria e alla destinazione d'uso di immobili privati, purché tali limitazioni siano proporzionate agli obiettivi di interesse pubblico perseguiti, adeguatamente motivate e non arbitrarie. L'autorità competente gode di ampio margine di discrezionalità nella definizione delle previsioni urbanistiche, che può essere sindacata dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà. La composizione dell'organo consultivo (la Commissione provinciale per l'urbanistica) che ha espresso il parere sul piano attuativo è conforme alla legge, anche quando vi partecipa un rappresentante di un ente strumentale a cui sono state delegate le funzioni in materia di aree produttive di interesse provinciale, in luogo di un rappresentante dell'amministrazione provinciale competente per materia.