Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14295 del 13 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14295PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando l'agente, pur potendo far valere una pretesa risarcitoria, la esercita in modo arbitrario e con modalità coercitive, eccedendo i limiti di ciò che l'ordinamento giuridico gli riconosce astrattamente. Pertanto, ai fini dell'integrazione del delitto di estorsione, non è sufficiente che l'agente agisca per il recupero di un credito, ma è necessario che la pretesa fatta valere non corrisponda esattamente all'oggetto della tutela apprestata in concreto dall'ordinamento, risultando più ampia, e che l'agente sia animato dal fine di esercitare un diritto con la coscienza che l'oggetto della pretesa non gli possa competere giuridicamente. Inoltre, la presenza di minacce rivolte alla vittima, di effettiva portata intimidatoria, esclude una valenza paritaria delle trattative e connota la richiesta di portata estorsiva, indipendentemente dalla sussistenza di un credito risarcitorio. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di estorsione, deve quindi accertare la sproporzione tra la pretesa avanzata e il danno effettivamente subito, nonché l'utilizzo di mezzi coercitivi che escludano la pariteticità delle trattative, anche in assenza di una prova diretta della sussistenza di un credito risarcitorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2020 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso, trattato con contraddittorio scritto;
udita la relazione svolta dal relatore Dott. AGOSTINACCHIO Luigi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Morosini Piergiorgio, che ha concluso chiedendo la dichiarazione d'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.