Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43388 del 16 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:43388PEN

Massima

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Il diniego della misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale non può essere fondato sulla sola mancata riparazione del danno, in assenza di accertamenti obiettivi e stringenti che dimostrino una perdurante volontà antisociale del condannato, sintomatica di un mancato distacco dalle logiche delinquenziali. Inoltre, la valutazione della pericolosità sociale del condannato non può basarsi esclusivamente su precedenti penali e carichi pendenti, quando il periodo successivo al reato in esecuzione sia privo di ulteriori condotte illecite e risultino evidenze positive di un percorso di reinserimento socio-lavorativo e di consapevole pentimento. In tali casi, il diniego della misura alternativa richiesta, in contrasto con la concessione della semilibertà, si rivela incongruo e contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 769/2013 TRIB. SORVEGLIANZA di BARI, del 08/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 8.10.2013, il Tribunale di Sorveglianza di Bari, pronunciando nei confronti di (OMISSIS) - libero in sospensione in relazione alla condanna alla pena di due anni e…

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