Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25620 del 27 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25620PEN

Massima

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Le guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale rivestono la qualifica di agenti di polizia giudiziaria, con i conseguenti poteri di vigilanza, controllo e accertamento dei reati in materia venatoria, incluso il potere di ordinare la consegna di armi e munizioni utilizzate in violazione delle norme sulla caccia. Il rifiuto di ottemperare a tale ordine legittimamente impartito da tali guardie volontarie integra il reato di cui all'art. 650 c.p., indipendentemente dalla effettiva sussistenza della violazione faunistica accertata, essendo sufficiente la convinzione dell'agente di polizia giudiziaria circa l'avvenuta infrazione. Il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche sulla base di una motivazione sintetica, senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli elementi favorevoli all'imputato, quando la pena inflitta risulti già di contenuta rilevanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. FR. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10078/2008 TRIB.SEZ.DIST. di BORGO VALSUGANA, del 08/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DEL…

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