Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1235 del 20 gennaio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:1235PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di impugnazione dei provvedimenti concernenti misure cautelari personali, il ricorso immediato per cassazione (cosiddetto "per saltum") per violazione di legge è consentito, a norma dell'art. 311 comma secondo del codice di rito, con esclusivo riguardo alle ordinanze che dispongono la misura coercitiva, mentre per i provvedimenti che riguardano la durata della restrizione (nella specie, la pretesa estinzione della misura per decorrenza dei termini massimi di durata) deve essere proposto appello secondo il disposto degli art. 310 e 311 comma primo cod. proc. pen. (Nell'affermare il principio la Corte ha ritenuto che l'impugnazione direttamente proposta contro l'ordinanza di rigetto della richiesta di scarcerazione potesse essere riqualificata come appello ai sensi e per gli effetti del quinto comma dell'art. 568 cod. proc. pen.).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Luigi SANSONE - ((omissis)) OLIVA - ((omissis)) MILO - Consigliere Rel.
Giorgio COLLA - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: Ni. Cl. e Gi. Sf.;
avverso l'ordinanza 4/8/03 della Corte d'Appello di Roma;
Sentita la relazione fatta dal Consigliere Sig. dr. ((omissis));
Udito il P.G. in persona del dr. V. Monetti, ha chiesto rimettere la decisione alle SS.UU. o, in subordine, il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. G. Ar., che ha concluso per l'accoglimento del ricorso;
OSSERVA:
Rilevato che la Corte d'Appello di Roma, quale giudice al momento procedente, con ordinanza 4/8/2003, disattendeva la richiesta di scarcerazione, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, avanzata da Ni. Cl. e Gi. Sf., imputati di reati in t…

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