Il concessionario autostradale, nell'affidamento diretto di lavori a società infragruppo, è tenuto a determinare il prezzo degli appalti utilizzando i valori risultanti dal più recente prezziario ANAS, con applicazione della media dei ribassi per lavori similari affidati previo esperimento di procedure di gara pubblica negli ultimi sei mesi dal Concessionario e dal Concedente. Il Concedente, nell'esercizio dei suoi poteri di vigilanza e controllo sulla corretta esecuzione del rapporto di concessione, ha il potere di verificare la corretta determinazione della percentuale di ribasso calcolata dal concessionario, al fine di evitare che il gestore superi la percentuale massima di affidamento infragruppo consentita dalla legge e ottenga impropriamente, a causa della determinazione di una percentuale di ribasso dei lavori particolarmente bassa e non rispondente alla effettiva situazione del mercato, un indebito vantaggio in fase di determinazione dell'aggiornamento tariffario. Il ritardo del Concedente nella determinazione dei ribassi definitivi non costituisce violazione del principio del legittimo affidamento, in quanto imputabile alla scelta del Concessionario di applicare ribassi provvisori in ragione dell'urgenza di affidare i lavori. L'istituto del silenzio-assenso non trova applicazione nel caso in cui la richiesta del Concessionario si basi su una errata ricostruzione dei presupposti di fatto per il calcolo dei ribassi, in contrasto con quanto previsto dalla Convenzione. Il Concedente non è tenuto a considerare meccanismi di calcolo alternativi proposti dal Concessionario, che si pongano in contrasto con le previsioni convenzionali.