Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36366 del 23 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:36366PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti è punibile anche quando il quantitativo di principio attivo ricavabile risulti esiguo, purché le piante siano conformi al tipo botanico previsto e abbiano l'attitudine, in base alle modalità di coltivazione, a produrre quantitativi di droga non minimi, in quanto l'offensività della condotta consiste nella sua idoneità a incrementare la disponibilità di sostanze stupefacenti, a prescindere dall'effettiva realizzazione del processo di maturazione e dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediato. Il giudizio di colpevolezza non è escluso dalla finalità di uso personale dello stupefacente, né dal mancato compimento del processo di maturazione delle piante, essendo sufficiente che queste siano prevedibilmente in grado di rendere, all'esito di un fisiologico sviluppo, quantità significative di prodotto dotato di effetti droganti. Ai fini della concessione del perdono giudiziale e delle attenuanti generiche, il giudice deve valutare tutti gli elementi rivelatori della personalità dell'imputato, tra cui i precedenti penali e le modalità dell'azione, potendo legittimamente negare tali benefici quando essi risultino incompatibili con una prognosi positiva sulla futura condotta del minore o con la meritevolezza di un trattamento sanzionatorio più favorevole, in ragione della spiccata propensione dell'imputato all'agire illecito. La determinazione della pena, nell'ambito del minimo e del massimo edittale, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILI Andrea - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06-12-2017 della Corte di appello di Lecce, Sezione per i minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), che si riportava ai mot…

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