Il diniego o il mancato rinnovo del permesso di soggiorno dello straniero può essere legittimamente fondato non solo sulla sussistenza di precedenti penali, ma anche sull'assenza di una stabile e documentata disponibilità alloggiativa, requisito indispensabile per il mantenimento di un valido titolo di soggiorno. L'Amministrazione, nel valutare la pericolosità sociale dello straniero, non è vincolata dalle valutazioni effettuate in sede penale, potendo autonomamente apprezzare il disvalore del fatto storico, anche in presenza di benefici come la sospensione condizionale della pena o l'estinzione del reato. Tuttavia, l'Amministrazione deve effettuare una valutazione complessiva della situazione dello straniero, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, come i legami familiari e sociali, il grado di integrazione e il ravvedimento successivo alla condanna. Il mero dato formale della condanna penale non è sufficiente, di per sé, a giustificare il diniego o il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, essendo necessaria un'analisi approfondita della pericolosità sociale dello straniero e del suo effettivo inserimento nel contesto sociale.