Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28114 del 13 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28114PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando la condotta di ciascun concorrente, pur non essendo di per sé sufficiente a realizzare l'intero fatto criminoso, si inserisce consapevolmente e volontariamente nel contesto unitario dell'azione delittuosa, caratterizzata dall'utilizzo di modalità intimidatorie e minacciose tipiche dell'attività camorristica, finalizzate all'ottenimento di un ingiusto profitto in danno della vittima. La sussistenza dell'aggravante del metodo mafioso richiede la prova che la condotta del concorrente sia stata indirizzata a favorire l'operatività di un'associazione criminale radicata sul territorio, attraverso l'esercizio di un potere coercitivo e intimidatorio nei confronti della vittima. Pertanto, la mera presenza del concorrente sul luogo del reato, in assenza della dimostrazione del suo dolo specifico e del suo contributo causale alla realizzazione dell'illecito, non è sufficiente a integrare la fattispecie del concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso. La responsabilità del concorrente deve essere accertata sulla base di una motivazione puntuale e logica, che tenga conto di tutti gli elementi probatori, senza trascurare le controdeduzioni difensive, al fine di escludere ogni ragionevole dubbio sulla sua consapevole e volontaria partecipazione all'azione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO F. - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8743/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito il di…

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