Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26142 del 23 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26142PEN

Massima

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La custodia cautelare in carcere può essere disposta, anche in assenza di pericolo di fuga o di inquinamento probatorio, quando sussistano gravi indizi di colpevolezza per reati particolarmente gravi e la personalità dell'indagato, le modalità e le circostanze del fatto, nonché l'assenza di seri segni di resipiscenza, rendano concreto e attuale il pericolo di recidiva. In tali casi, la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere, introdotta dalla novella legislativa di cui al d.l. n. 11/2002, conv. in l. n. 55/2002, trova applicazione anche per le misure cautelari disposte in base alla normativa precedente, in quanto norma processuale di immediata applicazione. La valutazione del pericolo di recidiva deve essere effettuata in concreto, tenendo conto delle modalità della condotta, dell'elemento psicologico e della capacità a delinquere dell'indagato, senza che assumano rilievo determinante la mancanza di precedenti penali o la dedizione al lavoro nella vita pregressa, ove tali elementi siano contraddetti dalle circostanze del fatto e dalla personalità del soggetto. La motivazione sulla sussistenza del pericolo di recidiva, se congrua e immune da vizi logici, è sottratta al sindacato di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AR. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/02/2009 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO Massimo;

Uditi, altresi', in camera di consiglio:

- il rappresentante del Pubblico Ministero in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per la inammissibilita' del r…

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