Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 1535 del 2004

ECLI:IT:TARSAR:2004:1535SENT

Massima

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La revoca di autorizzazioni di polizia, quali le licenze investigative, non può essere automaticamente disposta in presenza di una condanna penale per reati non gravi, ma richiede una valutazione concreta da parte dell'amministrazione circa l'effettiva volontà di delinquere del soggetto e la proporzionalità del provvedimento rispetto alla situazione di fatto. Anche la pendenza di un procedimento penale per un reato non definitivamente accertato non giustifica necessariamente la revoca, potendo essere sufficiente la sospensione cautelare dell'autorizzazione. L'amministrazione deve quindi motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, valutando tutti gli elementi rilevanti del caso concreto, senza limitarsi al mero riscontro formale di circostanze che avrebbero potuto impedire il rilascio iniziale dell'autorizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER LA SARDEGNA SEZIONE PRIMA ha emanato la seguente SENTENZA su ricorso n. 187/02 proposto dal sig. Brunello Masile, rappresentato e difeso dall'avv. Gianmarco Tavolacci ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Cagliari, via Carbonia n. 2 contro il Prefetto di Cagliari, la Questura di Cagliari in persona del Ministro in carica ed il Ministero dell'Interno in persona del Ministro in carica rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato presso i cui uffici in Cagliari, via Dante n. 23, sono per legge domiciliati per l'annullamento del provvedimento n. 3351/pol. amm. in data 27/12/2001 con il quale il Prefetto di Cagliari ha revocato al sig. Brunello Masile le licenze n. 16C/3/83 in data 5/10/1985 e n. 389/1.16.16 in data 10/2/1992 per eseguire investigazioni e ricerche e per svolgere investigazioni per ricercare ed individuare elementi di p…

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