Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 173 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:173SENB

Massima

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Il diritto di proprietà privata, quale facoltà inerente al dominio sui beni, include il potere del proprietario di delimitare i confini del proprio fondo mediante l'installazione di paletti e catene, senza che l'amministrazione comunale possa negare l'autorizzazione a tale intervento per il solo motivo di ritenere non necessaria tale recinzione. L'autorità competente, infatti, deve limitarsi a verificare la conformità dell'opera alla normativa urbanistica ed edilizia applicabile, senza poter sindacare l'opportunità o la necessità dell'intervento richiesto dal proprietario nell'esercizio del suo diritto dominicale. Pertanto, il diniego di autorizzazione fondato sulla mancata ravvisata necessità della recinzione, anziché sulla verifica della legittimità dell'intervento, integra un vizio di eccesso di potere per sviamento dalla finalità propria del procedimento autorizzatorio, che mira esclusivamente ad accertare la conformità dell'opera alle prescrizioni di legge. Inoltre, il provvedimento di diniego deve essere preceduto dal preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990, al fine di consentire al privato di integrare gli elementi istruttori a sostegno della propria richiesta.

Sentenza completa

N. 02360/2010
REG.RIC.

N. 00173/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02360/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 c.p.a., nel giudizio introdotto con il ricorso 2360/10, proposto da Anna Sganzerla, rappresentato e difeso dagli avv. ti Carponi Schittar, Ruffo e Corradi, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Venezia Mestre, via Filiasi 57;

contro

il Comune di Malcesine (Verona ), in persona del sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

e con l'intervento di

Maria Grazia Chincarini,
ad adiuvandum
, rappresentata e difesa dagli avv. ti Ruffo e Corradi, con domicilio eletto in Venezia Mestre, via Filiasi 57, presso lo studio dell’avv. L. Carponi Schittar;

per l'annullamento

del …

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