Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 502 del 2024

ECLI:IT:TARCZ:2024:502SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia può essere legittimamente adottato dall'Autorità di pubblica sicurezza sulla base di una valutazione discrezionale di elementi fattuali, anche privi di rilievo penale, che siano idonei a far dubitare della affidabilità e della buona condotta del richiedente, senza che sia necessario un giudizio di pericolosità sociale o un comprovato abuso nell'utilizzo delle armi. Tuttavia, nel caso di rinnovo di un titolo precedentemente rilasciato, l'Amministrazione è tenuta a motivare in modo adeguato il provvedimento, evidenziando le nuove o mutate circostanze, di fatto e soggettive, che hanno indotto a non rinnovare il titolo, al fine di assicurare il rispetto del principio di coerenza dell'agire amministrativo e del legittimo affidamento del cittadino. Pertanto, il diniego di rinnovo della licenza di porto di fucile deve essere sorretto da una motivazione puntuale che dia conto delle specifiche ragioni per le quali, pur in assenza di fatti nuovi o di un mutamento dei presupposti originari, l'Amministrazione ha ritenuto di non rinnovare il titolo, contemperando l'interesse privato all'esercizio dell'attività venatoria con l'interesse pubblico alla tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica. In particolare, la valutazione dell'Amministrazione può fondarsi su elementi fattuali, anche privi di rilievo penale, che siano idonei a far dubitare della affidabilità e della buona condotta del richiedente, come ad esempio la commissione di illeciti amministrativi, le frequentazioni con soggetti controindicati, o comunque situazioni che, pur non integrando fattispecie di reato, siano sintomatiche di un possibile abuso delle armi. Tali elementi, tuttavia, devono essere adeguatamente valutati e motivati dall'Amministrazione, tenendo conto anche della pregressa condotta del richiedente e del legittimo affidamento maturato in relazione al precedente rilascio del titolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2024

N. 00502/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01469/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1469 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, Questura della Provincia di Cosenza, U.T.G. - Prefettura di Cosenza, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, con domicilio in Catanzaro, via G. ((omissis)), 34;

per l'annullamento

del decreto prot. n. -OMISSIS- e notificato il successivo -OMISSIS- con cui il Questore della Provincia Cosenza ha respinto…

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