Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 21152 del 20 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21152PEN

Massima

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Il difetto di autenticazione della sottoscrizione del ricorso per cassazione, proposto personalmente dalla parte e spedito tramite servizio postale, determina l'inammissibilità del ricorso stesso, in applicazione della consolidata giurisprudenza di legittimità, secondo cui tale requisito formale è essenziale per la validità dell'atto. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, la cui entità è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice in relazione alla natura delle questioni dedotte. Il principio di diritto affermato mira a garantire il rispetto delle regole procedurali che disciplinano l'accesso alla giurisdizione superiore, al fine di assicurare l'ordinato e corretto svolgimento del processo, a tutela del contraddittorio e del diritto di difesa delle parti. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione ogni qualvolta il ricorso per cassazione sia proposto personalmente dalla parte e non risulti autenticata la relativa sottoscrizione da parte del difensore iscritto nell'apposito albo, indipendentemente dalla natura delle questioni dedotte e dalla fondatezza dei motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Frances - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Ga. Ma. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza ex articolo 309 c.p.p. del Tribunale di Genova, emessa in data 2.1.2009,

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del Cons. Dott. Ippolito F.;

- udita la requisitoria del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. DI CASOLA C., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E DIRITTO

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