L'ordine di demolizione di un immobile realizzato in assenza di titolo abilitativo o in difformità da esso è un provvedimento di natura vincolata, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla valutazione dell'interesse pubblico sotteso alla determinazione assunta o alla comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. Infatti, il presupposto per l'adozione di tale ordine è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in assenza di titolo o in difformità da esso, senza che assuma rilievo il tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, in quanto il decorso del tempo, lungi dal radicare in capo all'interessato una posizione giuridica tutelabile, rafforza piuttosto il carattere abusivo dell'intervento, non potendosi ammettere l'esistenza di un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto antigiuridica. Pertanto, l'ordine di demolizione di un immobile abusivo non necessita di una particolare motivazione circa l'interesse pubblico sotteso a tale determinazione, in quanto il provvedimento presenta un carattere rigidamente vincolato, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abusività dell'opera. Inoltre, la partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo, pur costituendo espressione del principio di democraticità dell'ordinamento e strumento per l'attuazione dei principi di buon andamento ed imparzialità dell'azione amministrativa, non può condizionare in senso diverso la determinazione adottata dall'Amministrazione, qualora il privato non abbia fatto seguire alla comunicazione di avvio del procedimento di demolizione proprie osservazioni.