Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2927 del 24 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2927PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione di un'ordinanza cautelare, pur potendo legittimamente richiamare per relationem quella del provvedimento impugnato, deve comunque contenere un'organica e consequenziale ricostruzione degli indizi emersi nel corso dell'attività investigativa, valutati criticamente alla luce dei principi giurisprudenziali in materia di attendibilità soggettiva dei dichiaranti, frazionabilità delle chiamate in correità, valore indiziario delle dichiarazioni de relato e dei riscontri esterni, in modo da rendere comprensibile il filo logico seguito dal giudice di merito nell'affermare la sussistenza della gravità indiziaria. Il controllo di legittimità sulla motivazione di tali provvedimenti è diretto a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo, senza poter sindacare gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 22 dicembre 2010 dal Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 22…

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