Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 783 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:783SENT

Massima

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La presentazione di piani urbanistici attuativi di iniziativa privata è subordinata al rispetto di specifici requisiti di rappresentatività stabiliti dalla legge regionale, in particolare la titolarità di almeno il 51% del valore degli immobili ricompresi nell'ambito, in base al relativo imponibile catastale, e la rappresentanza di almeno il 75% delle aree inserite nell'ambito medesimo. L'amministrazione comunale è tenuta a verificare la sussistenza di tali presupposti e può legittimamente rigettare l'istanza di approvazione del piano laddove essi non risultino integrati, anche in presenza di precedenti pronunce giurisdizionali che abbiano affermato l'obbligo di riesaminare la domanda. La confisca penale di parte delle aree interessate dal piano, divenuta definitiva, comporta il trasferimento della proprietà di tali beni al patrimonio indisponibile del Comune, il quale può quindi disporne autonomamente nell'ambito della propria potestà di governo del territorio, senza che ciò si traduca in una inammissibile revoca della confisca. L'amministrazione comunale non è vincolata a prescindere dalla situazione determinatasi a seguito della confisca, dovendo invece valutare la sussistenza dei requisiti di legge per l'approvazione del piano di iniziativa privata, senza che ciò contrasti con precedenti pronunce giurisdizionali che si siano limitate a rilevare vizi formali nell'adozione del provvedimento di rigetto.

Sentenza completa

N. 00735/2010
REG.RIC.

N. 00783/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00735/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 735 del 2010, proposto dalla S.I.I.T. S.a.s. di Basso Vanni & C., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Giacomo Quarneti, con domicilio ex lege (art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

contro

il Comune di San Michele al Tagliamento, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio D'Alesio, con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

per l'annullamento

della deliberazione della Giunta municipale del 13 aprile 2010 con la quale …

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