Consiglio di Stato sentenza n. 10288 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10288SENT

Massima

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Il parere negativo della Soprintendenza in materia di autorizzazione paesaggistica deve essere adeguatamente motivato, specificando le effettive ragioni di contrasto tra l'intervento proposto e i valori paesaggistici tutelati, nonché dando conto dell'avvenuto apprezzamento comparativo di tutte le rilevanti circostanze di fatto relative al manufatto e al suo inserimento nel contesto protetto. L'amministrazione è tenuta a esternare in modo puntuale e congruo le ragioni per cui ritiene che l'intervento edilizio non sia compatibile con la normativa di tutela del paesaggio, senza potersi limitare a generiche affermazioni di incompatibilità. Qualora l'amministrazione abbia già rilasciato in precedenza un'autorizzazione paesaggistica, in sede di riesame a seguito di annullamento giurisdizionale del diniego, essa è tenuta a compiere un nuovo e completo scrutinio dell'intera vicenda, con autonoma ed adeguata motivazione che tenga conto dei principi e delle regole fornite dal giudice amministrativo, senza potersi limitare a reiterare le precedenti valutazioni. Il divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'ente competente, tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, sussiste a condizione che l'ente il quale rilasci l'autorizzazione di base abbia adempiuto al suo obbligo di motivare in maniera adeguata in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera. In caso contrario, gli organi ministeriali possono annullare il provvedimento adottato per vizio di motivazione e indicare le ragioni di merito che concludono per la non compatibilità delle opere realizzate con i valori tutelati.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/11/2023

N. 10288/2023REG.PROV.COLL.

N. 06002/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6002 del 2023, proposto da Antonio Armillotta, rappresentato e difeso dall’avvocato Stefano Pio Foglia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia - Segretariato Regionale per la Puglia, Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta Andria Trani e Foggia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Direzione Genera…

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