Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13534 del 30 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13534PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciprocità delle ingiurie e la sussistenza della scriminante della provocazione devono essere adeguatamente valutate dal giudice ai fini dell'integrazione del reato di ingiuria, non essendo sufficiente la mera formulazione di ipotesi da parte dei difensori senza indicazione delle fonti di prova trascurate. Il giudice è tenuto a verificare con puntualità la sussistenza di tali elementi, non potendo limitarsi a una motivazione generica, al fine di accertare la responsabilità penale dell'imputato e l'applicabilità di eventuali cause di giustificazione. La sentenza di condanna per ingiuria deve pertanto contenere un'adeguata e approfondita motivazione in ordine alla valutazione della reciprocità delle offese e della sussistenza della provocazione, non essendo sufficiente il mero richiamo alla genericità dei motivi di ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Mar - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Mauriz - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8/2013 TRIBUNALE di GELA, del 03/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. G. Mazzotta che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

uditi i difensori avv. (OMISSIS), in sost.ne avv. (OMISSIS) per (OMISSIS), che, illust…

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