Il previo esperimento del ricorso gerarchico costituisce condizione di proponibilità del ricorso giurisdizionale avverso le sanzioni disciplinari di corpo nell'ordinamento militare, in ragione della specialità di tale ordinamento e della funzionalizzazione di tale rimedio a una tutela anticipata e satisfattiva dell'interesse del ricorrente. L'omissione di tale adempimento pregiudiziale, espressamente previsto dall'art. 1363, comma 2, del d.lgs. n. 66/2010 (Codice dell'ordinamento militare), comporta l'inammissibilità del successivo ricorso giurisdizionale, in quanto configura una ragione ostativa a una pronuncia di merito, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. b), del Codice del processo amministrativo. Tale previsione normativa, volta alla razionalizzazione dell'accesso alla giurisdizione e al suo orientamento a una tutela di qualità, è ritenuta costituzionalmente legittima in virtù della specialità dell'ordinamento militare, della non particolare gravosità dell'adempimento, del solo temporaneo differimento della possibilità di accedere alla tutela giurisdizionale e della più intensa capacità dello strumento gerarchico di soddisfare l'interesse demolitorio del ricorrente, alla luce della cognizione di merito riconosciuta all'Autorità adita.