Cassazione penale Sez. V sentenza n. 271 del 10 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:271PEN

Massima

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Il giudice, nell'ipotesi di aggravamento delle misure cautelari personali a seguito della trasgressione alle prescrizioni imposte, non è tenuto a procedere all'interrogatorio di garanzia in alcuno dei casi contemplati dall'articolo 276 c.p.p., commi 1 e 1 ter, in quanto i presupposti fondamentali per l'applicazione di ogni misura cautelare, ovvero la gravità indiziaria e l'esistenza delle esigenze cautelari, nonché la proporzione della misura, sono già stati valutati in sede di prima applicazione. Residua solo un limitato aspetto riguardante l'esistenza delle condizioni di applicabilità di quella specifica misura in ragione della sua adeguatezza, aspetto che non è oggetto diretto dell'impugnazione. Inoltre, la persona nei cui confronti sia stato disposto l'aggravamento della misura non è priva di tutela, potendo chiedere con gli ordinari mezzi il ripristino dell'originaria misura e proporre le ordinarie impugnazioni previste, scelta che non si presenta irragionevole e foriera di lacune violatrici delle garanzie costituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BA. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso l'Ordinanza del Tribunale della Liberta' di Milano del 14.5.2010;

All'odierna udienza il PG. (nella persona del Cons. Dr. ((omissis))) ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita'.

E' presente l'avv. ((omissis)) difensore d'ufficio che chiede l'accoglimento del ricorso con annullamento senza o con rinvio.

IN FATTO

BA.Gi. , gia'…

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