Consiglio di Stato sentenza n. 3766 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:3766SENT

Massima

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Il procedimento espropriativo deve essere concluso entro il termine perentorio di tre anni dalla dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell'opera, con l'adozione del decreto di esproprio; in mancanza, l'occupazione del bene da parte della pubblica amministrazione, pur se finalizzata alla realizzazione di un'opera pubblica, è illegittima e comporta l'obbligo di restituzione del bene al proprietario nonché il risarcimento del danno per il periodo di occupazione sine titulo. La mancata adozione del decreto di esproprio entro il termine triennale, stabilito nell'atto di approvazione del progetto dell'opera pubblica, determina il venir meno della potestà espropriativa, con la conseguente illegittimità dell'occupazione del bene, anche se nel frattempo sia stata realizzata l'opera pubblica. Il proprietario del bene illegittimamente occupato ha diritto alla restituzione del bene e al risarcimento del danno, quantificato in via equitativa con riferimento al valore venale del bene e agli interessi legali maturati per ogni anno di occupazione illegittima. L'amministrazione non può avvalersi della facoltà di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 (acquisizione sanante) qualora il procedimento espropriativo non si sia concluso entro il termine perentorio di tre anni dalla dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell'opera.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2022

N. 03766/2022REG.PROV.COLL.

N. 07093/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7093 del 2017, proposto dal Comune di Portico di Caserta, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) (studio ABV legal & partners) in Roma, via Visconti n. 11;

contro

la signora ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale Castrense n. 7;
le signore ((omissis)) e ((omiss…

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