Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3695 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3695PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile tra più soggetti, volto alla realizzazione di una serie indeterminata di reati, anche se non tutti i partecipi abbiano un ruolo apicale o di organizzazione. Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è sufficiente che emerga il contributo causale del singolo indagato alla realizzazione del programma criminoso, anche attraverso il suo coinvolgimento in singoli episodi delittuosi, senza che sia necessaria la prova di una sua adesione volontaria e consapevole a un indefinito disegno criminoso. Pertanto, il giudice può ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416 c.p. anche quando l'apporto causale dell'indagato sia limitato nel tempo e nei mezzi impiegati, purché emerga il suo ruolo all'interno del sodalizio criminoso, desumibile anche da conversazioni intercettate che evidenzino il suo coinvolgimento nell'attività del gruppo e la stabilità degli accordi con gli altri partecipi. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulle ordinanze del tribunale del riesame è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione, senza poter sindacare gli apprezzamenti di merito compiuti dal giudice di merito in ordine alla valutazione degli elementi probatori e all'adeguatezza della misura cautelare applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IMPERIALI Lucia - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 510/2015 del TRIBUNALE di CATANIA, sezione del
riesame, in data 13/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GABRIELE MAZZOTTA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19/3/2015 il giudice per le indagini preliminari del il Tribunale di Catania disponeva l'applicazione della misura degli arresti domicili…

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