Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13262 del 9 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13262PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 è configurabile quando sussistono i seguenti elementi: a) l'esistenza di un patto associativo, anche informale, tra almeno tre persone, finalizzato alla commissione di più delitti di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti; b) la disponibilità, con sufficiente stabilità, di risorse umane e materiali adeguate per l'attuazione del programma criminoso; c) la consapevolezza e la volontà di ciascun associato di far parte della struttura associativa e di contribuire al raggiungimento del fine comune. L'elemento differenziale tra l'ipotesi associativa ex art. 74 e il concorso di persone nei reati di cui all'art. 73 risiede principalmente nell'elemento organizzativo, richiedendosi per l'associazione la predisposizione di una struttura organizzata stabile che consenta la realizzazione concreta del programma criminoso, a prescindere dalla commissione di singoli reati-fine. Ai fini della configurabilità dell'associazione, non è necessaria una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, purché strumentali alla realizzazione dello scopo comune. La prova del vincolo associativo può essere data anche attraverso l'accertamento di facta concludentia, quali i contatti continui tra i partecipi, i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso. L'ipotesi attenuata di cui all'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990 è configurabile solo quando tutte le singole condotte, commesse in attuazione del programma criminoso, siano sussumibili nella fattispecie dei fatti di lieve entità previsti dall'art. 73, comma 5, del medesimo testo unico. A tal fine, oltre alla modica quantità di stupefacente oggetto di cessione, devono essere valutati anche i mezzi, le modalità e le circostanze dell'azione, non essendo sufficiente il mero dato ponderale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GENTILE Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), detto (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS) detto (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS) detto (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
5. (OMISSIS) detto (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
6. (OMISSIS) detto (OMISSIS), nato a Frosinone il 18/09/1990;
7. (OMISSIS) detto (OMISSIS), nato a Frosinone il 23/12/1972;
8. (OMISSIS) detto (OMISSIS) o (OMISSIS), nato a Frosinone il 02/10/1991;
9. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
10. (OMISSIS) detto (O…

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